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L'angolo del Coach - Settimana n° 5

21 ottobre 2015

L'angolo del Coach - Settimana n° 5


Con la bella e preziosa vittoria di Piadena il Basket Iseo resta nelle parti nobili della classifica. I prossimi due turni casalinghi rappresentano la giusta occasione per dare continuità al positivo inizio di campionato però Coach Mazzoli è consapevole che non si può abbassare la guardia altrimenti si rischiano delle brutte sorprese.

D. – Con il Corona Platina Piadena una grandissima vittoria, tra mille difficoltà è emerso il grande cuore di questo gruppo senza dimenticare il buon basket giocato a larghi tratti.

R. – Sì la strada che stiamo percorrendo è quella giusta però siamo solo all’inizio. Stiamo facendo delle buone partite, si vede una Squadra con la S maiuscola perché tutti danno qualcosa di positivo e si sacrificano per gli altri. La cosa bella è vedere dopo un canestro, un recupero, un rimbalzo l’esultanza di chi sta in panchina. Tutti sono pronti ad aiutarsi e questo deve essere un punto fondamentale della nostra stagione.

D. – Dopo il buon avvio (2-6 Argomm) l’uscita di Prestini per due falli al quarto minuto ha creato qualche problema soprattutto in difesa. I cremonesi erano pronti a scappare, cosa è successo in quei minuti?

R. – A Gigi han fischiato due falli in poco, il problema si è aggravato perché anche Cancelli ha accumulato i due falli in meno di due minuti. Ovvio che la situazione era piuttosto complicata. Poco dopo metà quarto avevamo due giocatori importanti già gravati di due falli e non è stato facile gestire questo momento. All’inizio il metro arbitrale puniva tutti i contatti e la nostra difesa fisica ne ha risentito. I ragazzi però sono stati bravi ad adattarsi e da quel momento (escluso l’ultimo quarto dove ci hanno fischiato contro 14 falli!) siamo stati abbastanza abili anche a contenere l’1vs1 senza “sprecare” falli in malo modo.


D. – Dagli spalti non si è mai vissuta la sensazione di un Basket Iseo in difficoltà nemmeno sul 22-13. Tu come hai visto quei minuti, loro possono diventare letali se riescono a giocare in velocità.


R. – Non siamo partiti benissimo però c’è da evidenziare che il Corona Platina Piadena nei primi minuti sbagliava poco o nulla. Tutti facevano canestro e così diventa tutto più complicato, perché in difesa ti demoralizzi mentre in attacco perdi la fluidità che ti permette di prendere tiri e di giocare situazioni con un’enfasi diversa. Quando le loro percentuali sono calate, grande merito va dato alla nostra difesa, abbiamo fatto un cambio di velocità e questo si è visto soprattutto nel secondo quarto.

D. – Due i momenti chiave: il primo ad inizio secondo periodo quando grazie ad una super difesa l’Argomm è rientrata ed ha operato il sorpasso. L’altro negli ultimi minuti, la squadra decimata per l’uscita per falli di ben quattro giocatori ha resistito all’ultimo disperato assalto dei cremonesi.


R. – Concordo, questi sono stati i momenti salienti della partita. Negli ultimi minuti Azzola ha praticamente giocato da centro e Saresera da ala grande (dopo 30’ da play), per i ragazzi non è stato semplice ma sono stati davvero bravi. Quando dicevo che gli infortuni dovevano essere una opportunità ecco sabato si è visto: giocatori che hanno pochi minuti possono crescere altri possono sperimentarsi in ruoli non loro. Quando Bonvicini ha avuto il problema alla caviglia per quasi due settimane Azzola ha preso il suo posto giocando da ala grande e chi si alternava con lui? Saresera….che in questi due mesi ha praticamente giocato in tutti i ruoli! Devo ringraziare i miei giocatori perché magari non amano giocare fuori ruolo ma non si tirano mai indietro e si sforzano per migliorare. Non sempre ho trovato questa disponibilità!

D. – L’hai sempre sostenuto, dalla difesa partono i nostri successi e sabato si è visto. In fase difensiva tutti hanno dato il loro prezioso contributo. Forse siamo un po’ mancati nel tiro da tre, ma il vero rischio lo abbiamo corso nel finale con la mano poco precisa nel tiro dalla lunetta. Cosa passa nella testa di un giocatore in quei momenti?


R. – Sicuramente abbiamo fatto una partita eccellente, in particolare modo in fase difensiva dove abbiamo lavorato bene nelle situazioni tecniche e tattiche che avevamo preparato in settimana. Probabilmente chi ha tirato gli ultimi liberi era stanchissimo e questo sicuramente ha avuto il suo peso. Senza scordare la tensione che negli ultimi minuti di una partita toglie serenità, fondamentale in questi momenti è la capacità di isolarsi e concentrarsi sul movimento ma non sempre è facile farlo.

D. – Finalmente si è rivisto Crescini dopo una settimana strana, prima pareva recuperato poi venerdì di nuovo tutto in alto mare per il riacutizzarsi del problema. La difficile situazione falli ti ha quasi obbligato ad utilizzarlo, bravo lui per aver stretto i denti e per la bella prestazione. Nota di merito anche per Bonvicini, positivo avere un “giovane” che si fa sempre trovare pronto.

R. – Sugli esterni la situazione infortuni è un po’ pesante, l’assenza di Andrea mi costringe ad aumentare il minutaggio di altri giocatori ma l’inserimento per qualche minuto di Crescini ci ha permesso di far rifiatare qualcuno e di avere quella aggressività difensiva che ci ha dato il giusto sprint per finire la partita in modo vincente. I ragazzi più giovani si stanno allenando bene e il loro impegno è da premiare. E anche dal campo abbiamo buone risposte. Ovviamente fanno degli errori dettati dall’inesperienza ma è anche giusto permettere loro di sbagliare senza troppi assilli perché solo così possono crescere e migliorare. Loro sono la nostra grande scommessa di questa stagione. Se continueranno a progredire sarà difficile per tutti giocare contro di noi!

D. – Dopo due consecutive vittorie lontane dal PalAntonietti c’è il rischio eccesso di euforia? Questo avviene soprattutto nelle squadre con tanti atleti giovani, temi che possa verificarsi durante l’allenamento settimanale o nell’approccio della partita di sabato?

R. – Io e Stefano (Codenotti) ai ragazzi abbiamo già detto che vincere fuori casa è difficile e importante, ma perdendo in casa si vanifica tutto quello di buono fatto nelle ultime due settimane. Siamo giovani è vero, ma spero che la consapevolezza di dover sempre dare il 100% in ogni partita ci faccia rimanere sul pezzo. Appena caliamo di intensità difensiva diventiamo una squadra prevedibile e io non posso accettarlo.

D. – Ora abbiamo due partite casalinghe, l’occasione per proseguire il positivo inizio di campionato. La prima sfida ci vede affrontare l’Opera Basket Club, il loro punto di forza pare essere sotto i tabelloni (Bosio, Fusella, Velardo etc)….un’analisi dei milanesi?

R. – Come sempre pensiamo partita per partita. Finalmente si torna ad Iseo, contro un gruppo completamente rinnovato rispetto allo scorso campionato. Sono una squadra “quadrata” che ama giocare palla in post basso, controllare il ritmo e quindi sono un po’ l’opposto di noi. Dovremo essere bravi ad imporre il nostro gioco e prestare molta attenzione alle loro scelte in attacco. Bosio sta facendo molto bene, ma non c’è solo lui perché anche Fusella e Velardo sono ottimi giocatori. Le ultime due partite le hanno perse per pochi punti e avranno una grande voglia di rivalsa. La cosa curiosa è che noi abbiamo perso solo con la Pallacanestro Milano che è proprio l’unica squadra che loro hanno battuto! Questo deve farci capire che non sono gli avversari “migliori” per noi, avremo qualche problema di accoppiamento ma se lavoreremo nei giusti modi sono convinto che sarà una partita alla nostra portata. Soprattutto perché torniamo a giocare davanti ai nostri tifosi!